I dati riportati ci sembrano già una risposta alla domanda “perché trattare le diseguaglianze di genere a scuola?”. Tuttavia, ci sembra fondamentale aggiungere almeno altre 6 risposte, tra le tante possibili:
- Se il genere è un insieme di attributi, caratteristiche psico-attitudinali e comportamenti che si ritengono adeguati ad un uomo o ad una donna, e prima ancora ad un bambino o ad una bambina, esseri sociali”, si ritiene che il ruolo della scuola sia mantenere uno sguardo consapevole sulle proprie visioni, aspettative e pratiche di genere, per riuscire a favorire, nel lungo periodo, una cultura del femminile e del maschile capace di valorizzare le differenze senza che si trasformino in prevaricazioni e diseguaglianze.
- Le diseguaglianze non sono un “fatto naturale” ma frutto dell’operato degli esseri umani. L’educazione può contribuire a sviluppare e condividere pratiche che contrastino l’interiorizzazione della disuguaglianza come “fatto naturale” evitando la formazione di logiche discriminanti.
- Il sapere non è neutro e asessuato. Chi enuncia e seleziona i contenuti dell’apprendimento? Quanto sono presenti le differenze di genere nei libri di testo e nei programmi scolastici? Come si possono rileggere con sguardi differenti le varie branche del sapere? I ruoli di genere e le relazioni tra donne e uomini si trasformano nel tempo e nello spazio: prevedere la conoscenza del percorso storico, culturale sociale e politico di metà della popolazione significa contribuire all’educazione democratica di una società.
- La violenza di genere è una conseguenza di rapporti di potere ineguali tra generi, raggiunge tutti gli angoli del mondo e costituisce una violazione dei diritti umani di donne e ragazze. Sebbene sia uomini che donne possano essere vittime di violenze di genere, è ampiamente riconosciuto che la maggior parte di loro sono donne e ragazze.
- L'uguaglianza di genere può ridurre la povertà, diminuire la mortalità infantile e favorire lo sviluppo. È stato dimostrato che educare le ragazze migliora i tassi di sopravvivenza e la salute dei bambini e delle donne.
- Oggi, più di 150 paesi hanno almeno una legge che discrimina le donne, per cui è necessario promuovere un'educazione basata sulla cittadinanza che, in futuro, possa influenzare le posizioni responsabili dei cambiamenti sociali a livello legislativo.