Cos’è l’ECG?
L’educazione alla cittadinanza globale (ECG) è un approccio educativo che mira a formare cittadini consapevoli della complessità dei problemi del presente e capaci di atteggiamenti e comportamenti orientati alla loro risoluzione. L’ECG può applicarsi nel contesto scolastico, come nell’educazione non formale.
L'UNESCO descrive l’educazione alla cittadinanza globale come una pratica che sviluppa il senso di appartenenza a una comunità più ampia e all'umanità comune, e che sottolinea le interdipendenze politiche, economiche, sociali e culturali e l'interconnessione tra contesti locale, nazionale e globale.
L'UNESCO ritiene che gli obiettivi dell’ECG debbano investire i diversi ambiti dell’apprendimento, nelle tre dimensioni educative fondamentali:
- cognitiva: acquisire conoscenza, comprensione e pensiero critico su questioni globali, regionali, nazionali e locali e sull’interconnessione e interdipendenza di diversi paesi e popolazioni;
- socio-emotiva: sviluppare il senso di appartenenza a un'umanità comune, condividere valori e responsabilità, promuovere empatia, solidarietà e rispetto per le differenze e la diversità;
- comportamentale: imparare ad agire in modo efficace e responsabile a livello locale, nazionale e globale, per un mondo più pacifico e sostenibile.
Sempre secondo l’UNESCO, l’ECG mira ad essere trasformativa, perché aiuta gli studenti ad acquisire quelle conoscenze, abilità, valori e attitudini di cui hanno bisogno per contribuire a rendere il mondo più inclusivo, giusto e pacifico.
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L’ECG per gli insegnanti
Molte ONG europee hanno sviluppato buone pratiche e proposte didattiche per inserire l’ECG nelle scuole dei propri paesi. Alcuni Ministeri dell’educazione hanno riconosciuto formalmente il valore dell’ECG mentre in altre situazioni l’ECG si è diffusa e sviluppata direttamente negli istituti scolastici. In tutti i casi, nel tempo, è maturato un cambiamento.
Le esperienze iniziali di ECG si concentravano sul racconto dei grandi problemi globali e si affidavano ad esperti esterni alla scuola, provenienti dalla cooperazione internazionale.
In seguito i promotori dell’ECG hanno compreso che, per essere efficace, l’approccio doveva basarsi sugli insegnanti, figure chiave per inserire continuativamente l’ECG nel mondo dell’istruzione.
Oggi l’UNESCO incoraggia vari approcci di ECG nelle scuole: come approccio trasversale alle diverse materie, come approccio globale che coinvolge gli interi istituti scolastici o come materia a sé stante.
Rispetto all’approccio trasversale alle diverse materie, l’UNESCO sottolinea come l’educazione alla cittadinanza mondiale possa essere integrata in discipline quali l’educazione civica, gli studi sociali, gli studi sull’ambiente, la geografia, la storia, l’educazione religiosa, le scienze, la musica e le arti. Queste ultime - e soprattutto le arti visive, la musica e la letteratura - possono sviluppare il sentimento di appartenenza e facilitare la comprensione e il dialogo tra persone di diverse culture; le arti possono anche avere un ruolo fondamentale nell’analisi critica di questioni sociali. Lo sport può offrire agli studenti un’occasione per sviluppare un approccio positivo a questioni quali il lavoro di squadra, la diversità, la coesione sociale e l’equità.
Con questo tipo di approccio l’ECG favorisce la collaborazione tra insegnanti, ciascuno dei quali può trattare le tematiche relative all’educazione alla cittadinanza globale con lo sguardo di una materia diversa. L’approccio trasversale può apparire difficile da mettere in pratica in assenza di volontà o di esperienza pregressa, ma esso risponde ai bisogni di apprendimento più profondi, incoraggiando la partecipazione tra gruppi di docenti, così come tra gruppi di studenti.
Nell’approccio globale proposto dall’UNESCO i temi e le questioni dell’ECG vengono espressi nelle priorità della scuola e nell’etica scolastica, coinvolgendo l’intero istituto. L’educazione alla cittadinanza globale offre l’occasione di trasformare il contenuto del programma scolastico, l’ambiente di apprendimento e le pratiche di insegnamento e valutazione. Gli esempi di approccio globale comprendono l’integrazione dei risultati di apprendimento di ECG nelle materie esistenti a tutti i livelli, l’utilizzo di metodi di apprendimento partecipativi, le attività di celebrazione di giornate internazionali, la sensibilizzazione, la costituzione di gruppi orientati all’azione, l’impegno comunitario e l’intreccio di legami tra scuole e luoghi diversi.
L’attuazione dell’ECG come materia indipendente è invece meno incisiva, nella prospettiva del progetto Get up and goals! anche se è presente in alcuni Paesi, come la Repubblica coreana.
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Il progetto Get up and goals! e le risorse didattiche per l’ECG
Il progetto Get up and goals! promuove l’ECG sia come approccio trasversale alle diverse materie, sia come approccio globale che coinvolge gli interi istituti scolastici. Il progetto da un lato mira a una rivisitazione di obiettivi, contenuti, metodologie e valutazioni dell’insegnamento e degli ambienti di apprendimento di ogni disciplina, orientandoli verso la formazione di cittadini e cittadine del mondo globale, capaci di agire per l’Agenda 2030 dell’Onu. Dall’altro lato Get up and goals! Stimola gli istituti scolastici a ripensare i dispositivi formativi e organizzativi nell’ottica degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il progetto si rivolge in particolare alle scuole secondarie e affronta gli SDGs attraverso 4 temi globali “caldi” del presente: i cambiamenti climatici, le migrazioni globali, le diseguaglianze di genere, le diseguaglianze internazionali.
Get up and goals! vuole coinvolgere principalmente gli insegnanti, figure chiave sia per la formazione alla cittadinanza globale e agli SDGs delle giovani generazioni, sia per la moltiplicazione degli impatti educativi. Per questo Get up and goals! offre a tutti gli insegnanti quattro tipologie di strumenti didattici operativi attraverso i quali portare l’ECG e gli SDGs nell’insegnamento di tutti i giorni:
- una selezione di idee fondamentali ("Big ideas") su ognuno dei temi globali proposti, per guidare gli insegnanti nella selezione dei contenuti che i futuri cittadini non possono non conoscere alla fine della scuola;
- unità di apprendimento (o TLUs – Teaching and Learning Units) interdisciplinari, relative a ciascuno dei 4 temi globali, da inserire nella progettazione didattica annuale di varie materie scolastiche;
- un manuale di geostoria globale realizzato da docenti universitari europei di world history. Il testo descrive lo sviluppo della storia umana universale connettendola con l’evoluzione dei fenomeni connessi ai 4 temi “caldi” del progetto, e supera l’impostazione storica nazionale ed eurocentrica dei manuali tradizionali. Il manuale è dotato di un set innovativo di carte storico didattiche e può essere adottato sia come testo principale, sia come testo complementare per lo studio e l’insegnamento della storia;
- un set di strumenti di valutazione e autovalutazione ispirati all’ECG e a all’Agenda 2030, per misurare e documentare sia i progressi di apprendimento degli studenti, sia il grado di adesione all’ECG e il contributo alla sostenibilità dell’intera scuola.
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L’ECG per studenti
Il progetto Get up and goals! propone agli studenti attività di global learning e di service learning.
Le attività di global learning mirano a sviluppare la conoscenza e la comprensione del mondo, la capacità di coglierne le interconnessioni globali, di guardarlo da una pluralità di punti di vista, di collegare fatti e meccanismi locali con fatti e meccanismi globali, di cogliere la relazione tra dimensione economica, politica, sociale, ambientale, culturale e storica, superando I confini delle singole discipline.
Per raggiungere questi obiettivi il progetto propone alle classi sia un insieme di unità di apprendimento su quattro grandi temi del presente, sia un manuale di geo-storia globale che proponga una visione interconnessa della storia mondiale, libera dai nazionalismi e dall'eurocentrismo.
Le attività di service learning, mirano a tradurre le conoscenze e le capacità acquisite dagli studenti in comportamenti rivolti a portare I grandi temi del presente nelle comunità in cui vivono.
Per questo il progetto Get up and goals! propone agli studenti la realizzazione di azioni di sensibilizzazione verso le comunità locali, invitandoli a pensare forme di coinvolgimento di grande impatto (ad es. Flash mob, teatro di strada...) ricorrendo anche al supporto di associazioni e agenzie specializzate.
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L’ECG per le scuole
Il progetto Get up and goals! propone agli istituti scolastici di contribuire alla realizzazione degli SDGs attraverso la modifica di un insieme di pratiche legate ad aspetti differenti della vita scolastica.
La proposta invita a cambiare aspetti dell'insegnamento, adottando ad esempio l'approccio dell' educazione alla cittadinanza globale, a cambiare aspetti dell'organizzazione, della comunicazione, delle scelte di acquisto, a promuovere la partecipazione degli studenti alle decisioni.
Per ottenere questo scopo il progetto mette a disposizione degli istituti scolastici uno strumento di autovalutazione basato su indicatori e fonti di verifica. L'adozione dello strumento permette sia di verificare il livello di partenza delle singole scuole, sia di misurare I progressi compiuti nel tempo.
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L’ECG per le organizzazioni
Le organizzazioni impegnate nell'Educazione alla cittadinanza globale, le associazioni di docenti e le organizzazioni impegnate nella ricerca didattica, grazie al progetto Get up and goals! avranno a disposizione risorse in 12 lingue da diffondere liberamente, purché vengano citate le fonti di provenienza e il progetto da cui originano.
Le Unità di apprendimento, il manuale di geo-storia globale, gli strumenti di autovalutazione nascono come contributo a un rinnovamento della didattica europea e trovano il loro scopo in una condivisione ampia e in un lavoro di sperimentazione nelle classi che vada ben oltre il termine di Get up and goals!