Quando si parla di genere occorre prima di tutto fare chiarezza sulle definizioni:
- Il genere NON è la stessa cosa del sesso, che definisce le caratteristiche biologiche di uomini e donne.
- Il genere È una definizione socialmente costruita di uomini e donne, quindi il sesso è qualcosa con cui siamo nati e il genere è qualcosa che impariamo. Il genere è il significato sociale assunto dalle differenze sessuali.
- I ruoli di genere sono spesso determinati dalla cultura e sia agli uomini che alle donne vengono insegnate norme e comportamenti adeguati, che riflettono la società e le relazioni, e che sono stati costruiti nel corso di migliaia di anni.
- Questi ruoli sono stati spesso legittimati da leggi. Oltre 150 paesi hanno almeno una legge discriminatoria nei confronti delle donne.
- Per un individuo, il genere è vissuto come identità (un senso di sé interno e profondamente radicato) e anche come "espressione" (come presenta il suo genere nel mondo e come la società, la cultura, la comunità e la famiglia percepiscono, interagiscono e cercano di plasmare il nostro genere).
L’Agenda 2030 e le diseguaglianze di genere
Tra le sfide globali che affronta l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, vi è la lotta alle diseguaglianze di genere, tema considerato trasversale a tutta l’agenda e a cui è dedicato tuttavia un l’obiettivo 5 che afferma l’importanza di: Raggiungere l’uguaglianza di genere, per l'empowerment di tutte le donne e le ragazze ponendo fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze di ogni parte del mondo.
L’ Agenda 2030 è chiara: lo sviluppo sarà sostenibile solo se i suoi benefici riguarderanno sia uomini sia donne; i diritti delle donne diventeranno una realtà solo se saranno parte di sforzi più ampi per proteggere il pianeta ed assicurare che tutte le persone possano vivere con dignità e rispetto.
Le diseguaglianze di genere si manifestano infatti in ogni dimensione dello sviluppo sostenibile. Ancora oggi:
- A livello globale ci sono 122 donne di età compresa tra 25 e 34 anni che vivono in condizioni di estrema povertà per ogni 100 uomini della stessa fascia d'età
- fino al 30% delle disuguaglianze di reddito è dovuto a disuguaglianze all'interno delle famiglie, tra uomini e donne. Le donne più degli uomini sono soggette a vivere al di sotto del 50% del reddito medio
- In 18 paesi i mariti possono impedire legalmente alle proprie mogli di lavorare; in 39 paesi le figlie femmine non hanno gli stessi diritti di successione dei figli maschi; in 49 paesi mancano leggi che proteggano le donne dalla violenza domestica
- Il cambiamento climatico ha un impatto sproporzionato su donne e bambini, che hanno 14 volte più probabilità degli uomini di morire durante un disastro