Matt Farrell, insegnante della All Saints Catholic Primary School di Anfield (Liverpool), ha tenuto una lezione durante l’ultimo seminario di Get Up and Goals! della Liverpool Hope University.
Jacquie Ayre, Global Learning Education Officer del Liverpool World Centre, ha incontrato Matt per una breve intervista sul punto di vista della sua scuola sul tema del Global Learning.
Perché è importante trattare il tema degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile con gli studenti?
Usare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile come mezzo per l’insegnamento è utilissimo per ampliare velocemente il punto di vista dei ragazzi sul mondo. Un mondo che il progresso tecnologico rende sempre più piccolo, ma anche un mondo in cui le sfide diventano sempre più urgenti.
Quando il focus del curriculum è il Global Learning, qual è il vantaggio per gli studenti?
Il Global Learning è molto inclusivo e permette ai ragazzi di formarsi opinioni e punti di vista per capire le cause dei problemi. Adottando gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile con i nostri ragazzi li prepariamo a trattare consapevolmente problematiche di livello globale. E i ragazzi che riescono a farlo possono anche condividere i loro pensieri con altri ragazzi.
Perché credi sia importante portare in classe i cambiamenti climatici e le disuguaglianze internazionali?
Quello che stiamo facendo non è soltanto preparare gli studenti a capire i problemi del pianeta, ma anche a pensare delle soluzioni. In questo modo i ragazzi imparano ad agire nel loro piccolo a scuola o a casa, ma poi saranno anche pronti a muoversi su una scala più ampia, quando ne avranno l’opportunità.
Perché credi sia importante incoraggiare i giovani a diventare Cittadini Attivi?
Sempre più spesso leggiamo sui giornali che le aziende non riescono a trovare persone che abbiano le competenze richieste dal mercato del lavoro. I Cittadini Attivi hanno proprio quelle competenze che le aziende richiedono e un giorno sapranno stupire i loro datori di lavoro con la loro capacità di parlare con cognizione di causa di tematiche complesse, di usare un vocabolario curato, di ascoltare il pubblico, di capire i vari punti di vista e dare risposte adeguate e che facciano pensare. E poi hanno la resilienza, ovvero la volontà di non accettare le situazioni per quello che sono, ma di adoprarsi per il cambiamento.
E poi, più di tutto, la capacità di lavorare in gruppo. Tutto quello che abbiamo detto finora non si può fare da soli.
Come dimostra Matt, Global Learning può essere un modo fantastico per influenzare la vita degli studenti e farli riflettere sui cambiamenti climatici che il mondo del XXI secolo è chamato ad affrontare.
Ringraziamo il team di Get Up and Goals! UK per aver condiviso con noi quest'intervista, che si può leggere in originale sul loro sito.
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